Week end dell'Immacolata


Venosa Barletta Trani

7 e 8 dic.2013

 

 

 

 

Venosa è un comune italiano di 12.000 abitanti  in provincia di Potenza nell'area del Vulture. È uno dei 196 comuni iscritti all'associazione "I borghi più belli d'Italia"

 

 

 

 

 

Siamo attesi al parco archeologico.

 

 

 

 

 

Il parco archeologico racchiude i resti monumentali della colonia latina di Venusia (fondata nel 291 a.C.) dal Periodo Repubblicano all’Età Medievale.
Le fonti antiche narrano che la città fu fondata sulle vestigia di un abitato sannitico, del quale però le testimonianze archeologiche non forniscono adeguata documentazione.
 Sono presenti grandi complessi pubblici, quale l’impianto termale realizzato nel I sec. d.C. e ristrutturato fino al III sec. d.C., i quartieri abitativi, tra cui una domus con mosaici,
e un isolato delimitato da due assi viari basolati. Fondale maestoso del percorso è l’Abbazia della Santissima Trinità, integralmente restaurata rendendo leggibili le diverse fasi costruttive: dalla domus romana imperiale al complesso episcopale paleocristiano, all’impianto abbaziale benedettino risalente all’epoca normanna.
Nelle immediate vicinanze è visibile l’Anfiteatro, parte integrante dell’area archeologica. Il monumento si presenta in forma ellittica costruito su tre piani diversi. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parco archeologico
Situato vicino alla Chiesa Incompiuta, conserva testimonianze comprese tra il periodo repubblicano e l'età medievale. È possibile rimirare il complesso episcopale della Santissima Trinità,
contenente al centro una vasca battesimale a forma esagonale, preceduta da tre piccole navate, in una delle quali è ricavata una seconda vasca battesimale cruciforme.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'incompiuta: fu costruita nell’arco di tempo che va dall’età di Roberto il Guiscardo a quella di Ruggiero II o di Guglielmo d'Altavilla.
Sono stati ritrovati e adoperati frammenti romani ed ebraici. La sua pianta è a croce latina. Al XVI sec. risale il campanile a vela.

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 
Strada romana

 

 

 

 

Venosa: Chiesa della SS.Trinità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La SS.Trinità, sicuramente il complesso storico e monumentale più importante dell’intera Basilicata. Perciò il pellegrinaggio da ogni parte della regione continua ancora oggi, sia da parte di fedeli,
soprattutto della settimana della festa della SS. Trinità, sia da parte di giovani coppie di sposi, la cui visita, secondo una tradizione popolare, assicurerebbe loro la felicità per tutta la vita.

 

 

 

 

 

la colonna della felicità, opera romana sormontata da un capitello bizantino

 

 

 

 

 

Daniela e Roberto interpretano il rito tradizionale di girare intorno tenendosi per mano,  quale presagio di eterna amicizia e per le giovani spose quale augurio di fecondità.

 

 

 

 

 

La Chiesa Antica: sorge sui resti di una domus romana e, nel corso degli anni, ha subito una serie di trasformazioni (in età Paleocristiana e Medievale). Risale all’età moderna (1930)
 il rifacimento del pavimento di marmo bianco dell’attuale "Chiesa antica" voluta dai Normanni nel 1042 e consacrata solo nel 1059 dal Papa Niccolo II. Sono qui conservate le tombe degli Altavilla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nella navata destra si trova La Tomba degli Altavilla, luogo funerario di Roberto il Guiscardo, Guglielmo "Braccio di Ferro", Umfredo, Drogone e Guglielmo d'Altavilla,
esponenti illustri della famiglia omonima che provenienti dalla Normandia come guerrieri mercenari agli inizi dell'anno mille, diedero l'avvio al primo regno unitario
 nell'Italia meridionale. I corpi un tempo riposavano in sarcofagi singoli, e le loro ossa vennero riunite nell'arca alla metà del Quattrocento

 

 

 

 

 

Nella navata sinistra si trova invece La Tomba di Alberada di Buonalbergo (chiamata anche Aberada), moglie di Roberto il Guiscardo.
La donna sposò Roberto nel 1053 ma venne da lui ripudiata per la principessa longobarda Sichelgaita di Salerno. Aberada ebbe anche un figlio dal Guiscardo,
Boemondo I d'Antiochia, eroe della Prima Crociata, che morì a Canosa nel 1111 ed ivi è sepolto. Sull'architrave del monumento campeggia un'iscrizione in latino che attesta la sua sepoltura

 

 

 

 

 

L'ingresso della Chiesa, in stile romanico, esibisce sul lato sinistro due sculture di leoni in pietra e quattro sporgenze, che corrispondono ad altrettante facciate sovrapposte l'una all'altra nel corso dei secoli.
 

 

 

 

 

 

A spasso nel centro storico di Venosa

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

LA COSIDDETTA CASA DI ORAZIO
E’ la casa in cui sarebbe nato Quinto Orazio Flacco e che (secondo un'antica tradizione venosina) il poeta ricordava come la "domus" che dava sull’immensa valIata del Reale.
 

 

 

 

 

 

Recenti scavi hanno dimostrato essere parti di terme di una casa patrizia composta dal "calidarium", cioè da una stanza rotonda per i bagni d’acqua calda, e da un altro vano rettangolare.

 

 

 

 

 

 

muratura in "opus reticulatum".

 

 

 

 

CATTEDRALE DI S. FELICE E S. ANDREA:  fatta costruire da Pirro del Balzo dopo il 1470, sulla chiesa greca di S. Basilio.
Il campanile, alto 42 metri, è composto da tre piani quadrati, da due ottagoni sovrapposti e dalla cuspide piramidale.

 

 

 

 

 

All’interno colpisce il grandioso arco di stile gotico. A sinistra dell'ingresso vi è la tomba di Maria Donata Orsini, moglie di Pirro del Balzo.
 A fianco della tomba sono murati dei bassorilievi. La chiesa e ricca anche di reliquie di santi e di dipinti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
FONTANA DI MESSER OTO
La sua costruzione risale a quando il re Ruggiero, nel 1313, concesse ai venosini il privilegio di avere fontane nell’abitato. Presenta, al centro, un leone in pietra di stampo romano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il castello fu edificato nel 1470 per mano del Duca Pirro del Balzo Orsini, sul sito della cattedrale di S. Felice (a sua volta eretta sull'area occupata dal castellum acquae di epoca romana),
 abbattuta e ricostruita dove tutt'oggi sorge, dedicata a S. Andrea. Il castello con le sue quattro torri cilindriche collegate tra loro, da camminamenti con ponte levatoio,
 segnano i quattro punti cardinali, e sulla torre ovest è visibile lo stemma dei Del Balzo, un sole raggiante.

 

 

 

 

Nel XVI-XVII sec. per opera della famiglia Gesualdo (fondatori a Venosa dell'accademia dei Piacevoli e dei Rinascenti), la fortezza venne trasformata in residenza signorile,
con la costruzione di un elegante loggiato di gusto rinascimentale e il ponte levatoio sostituito da un camminamento in pietra.

 

 

 

 

 

Ci prepariamo ad entrare per la cerimonia di gemellaggio su Carlo Gesualdo

 

 

 

 
Prendiamo posto nella sala del trono

 

 

 

 

Da sx: il preside Giammatteo, promotore dell'iniziativa, il consigliere regionale Carmine Castelgrande, il preside Marotta presidente di Orizzonti, il notaio Pesiri presidente della Fondazione Carlo Gesualdo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il presidente Marotta porta il saluto ed il ringraziamento dell'Associazione Orizzonti

 

 

 

 

 
Il saluto del Dott. Antonio Mantrisi, Direttore del Centro Operativo Misto delle Soprintendenze per i Beni Archeologici,
per i Beni Architettonici e Paesaggistici e per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici della Basilicata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Prof. AntonioVaccaro, editore e storico, traccia  il profilo del principe dei musici Carlo Gesualdo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il saluto del Notaio Edgardo Pesiri, presidente della Fondazione Carlo Gesualdo di Avellino

 

 

 

 

 

Il neoeletto consigliere regionale Carmine Castelgrande saluta la delegazione irpina, apprezzando molto l'iniziativa di gemellaggio avviata con la nostra visita

 

 

 

 

 

Il Presidente Marotta ringrazia i venusini per la splendida accoglienza e li invita a ricambiare la visita in Irpinia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La consegna dei doni ai nostri ospiti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il notaio Pesiri consegna al Prof. Vaccaro alcune pubblicazioni della Fondazione Carlo Gesualdo

 

 

 

 

 

Una cerimonia solenne e a tratti emozionante: siamo davvero soddisfatti

 

 

 

 

 

Apprezziamo la qualità della cena e del pernottamento presso l'Hotel Venusia

 

 

 

Domenica 8 dicembre, ore 9, pronti a partire

 

 

 

 

 

Raggiungiamo il sito delle catacombe ebraiche, in compagnia del Dott. Mantrisi

 

 

 

 

 

La catacomba conosciuta è composta da una serie di ipogei (ambienti sotterranei adibiti a sepolture) scavati nella roccia e presenta corridoi secondari di collegamento dei principali.
Per tutta la lunghezza si apre una serie di cubicoli di diversa profondità e separati da pilastri.

 

 

 

 

 

Ci viene concesso l'ingresso alle catacombe ebraiche a gruppi di 10.

 

 

 

 

 

L'attesa è piacevole, perchè ci godiamo un sole tiepido che ci mette di ottimo umore

 

 

 

 

 

Le catacombe ebraiche sono situate sulla collina della Maddalena, in una zona periferica di Venosa. Datate tra il III e il VII secolo d.C. secondo la documentazione epigrafica, furono scoperte nel 1853 e divennero oggetto di studio sistematico a partire dal 1974, grazie anche all'opera di Cesare Colafemmina. Sono composte da una serie di corridoi lungo i quali si possono ammirare sepolture e iconografie ebraiche.
Accanto a tali catacombe, vi è un'altra struttura che ospita quelle cristiane, costituendo una testimonianza di convivenza pacifica tra ebrei e cristiani, un unicum al mondo.

 

 

 

 

Aspettiamo che venga fuori l'ultimo gruppo

 

 

 

 

 

Ci trasferiamo in Puglia. Abbiamo il pranzo prenotato in uno dei più famosi ristoranti di Barletta, il BRIGANTINO.

 

 

 

Barletta- panoramica del castello.jpeg

Il comune di Barletta, 95.000 ab. è stato riconosciuto come città d'arte dalla Regione Puglia nel 2005 per le sue bellezze architettoniche

 

 

 

 

 

Eccoci arrivati sul lungomare Regina Elena

 

 

 

 

 

 

Le prime occhiate in giro ci mettono tranquilli: non siamo caduti male!

 

 

 

 

 

Assortimento di pasticceria della casa

 

 

 

 
Si preparano a servire l'antipasto

 

 

 

 

 

In religiosa attesa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Ed ecco i tortelli di melanzane in salsa mediterranea

 

 

 

 

 

gli scialatielli alla rucola con  frutti di mare

poi arriveranno:

filetto di oratina in crosta di patate,  Charlotte di frutta,   torta gelato,  cartellate al vin cotto,   caffè

                         

 

 

                         

 

 

 

 

Ci portiamo a piedi verso il centro e visitiamo il castello di Barletta

 

 

 

 

 

Un tempo fortezza a scopo difensivo, cinta dal mare che occupava il fossato tutt'intorno al castello e lo isolava da potenziali attacchi nemici,
costituisce un punto strategico nella vita cittadina nonché un importante cardine urbanistico

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il terrazzo del bastione di san Vincenzo con, in primo piano, il lucernario restaurato e sullo sfondo il porto di Barletta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
La cattedrale di Santa Maria Maggiore è  la chiesa più importante di Barletta, per essere stata prima insigne collegiata e poi, in seguito all'erezione della
 arcidiocesi di Barletta-Nazareth, cattedrale della città. Santa Maria Maggiore inoltre è il più antico fulcro della vita religiosa della città, nonché il suo cardine urbanistico.

 

 

 

 

File:Panoramica Trani.jpg

Il nostro week end si conclude a Trani, città affascinante anche di sera

55.858 abitanti, capoluogo insieme a Barletta ed Andria, della provincia di Barletta-Andria-Trani
È nota città d'arte per le bellezze artistiche ed architettoniche che richiamano un glorioso passato.
Già sede della Corte d'Appello delle Puglie, continua ad essere un importante polo giudiziario con giurisdizione su 11 comuni.

 

 

 

 

Proviamo a  visitare la cattedrale, ma a quest'ora è chiusa.

 

 

 

 

 

All'ingresso della cripta incontriamo Padre Giovanni, uno dei sacerdoti del Capitolo della Cattedrale, che ci regala una visita guidata degli ambienti sotterranei

 

 

 

 

 

Padre Giovanni ci fa passare da una scala interna e ci regala la visita della cattedrale

 

 

 

 

 

La Cattedrale di Trani (conosciuta anche come Cattedrale di San Nicola Pellegrino) è la costruzione più prestigiosa della città pugliese. Si tratta di un esempio di architettura romanica pugliese.
La sua costruzione è legata alle vicende di San Nicola Pellegrino, svoltesi durante l'epoca della dominazione normanna ed è stata ricettacolo di insigni reliquie custodite presso la sottostante cripta

 

 

 

 

Padre Giovanni ci affascina

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel corso della S.Messa che avrà inizio nella cripta  il celebrante saluterà e benedirà gli ospiti avellinesi.

 

Torniamo a casa ancor più contenti.
Anche questa volta siamo stati bene insieme,
 ci siamo divertiti, siamo stati trattati bene,
abbiamo appreso tante cose nuove
 e non vediamo l'ora di ripartire insieme.